Umanizzare: la vera sfida del futuro


Umanizzare vuol dire rendere civile, compatibile con il rispetto che si deve alla persona e ai suoi diritti. Umanizzare l’Azienda è la vera sfida del futuro. La direzione è definita dal programma della Comunità Europea, Next Generation. Preparare l’Europa per creare un Futuro più Verde, Digitale, Sano, Forte, Uguale.

La pandemia da coronavirus ha lanciato una sfida senza precedenti.

Abbiamo compreso che il valore personale di ciascuno ha permesso alle organizzazioni di innovare. Iniziare con una direzione più in linea con i bisogni della Next Generation.

Dal Corporate Brand al Personal Branding il passo è stato brevissimo! 

Oggi non basta più il logo aziendale, o il suo solo nome, per essere credibili. 

E’ indispensabile potenziare il Personal Branding delle persone che fanno l’Azienda. 

E’ necessario integrare le azioni di Brand Strategy & Reputation, con quelle di Valorizzazione delle persone che la rappresentano e la rendono credibile.

La Persona fa il Brand, influenza le emozioni. L’attenzione è una qualità che si abbassa  ogni giorno di più, a causa del moltiplicarsi dei canali e dei messaggi; si disperde nella confusione delle parole e delle immagini. L’attenzione è legata alla persona che lavora per quel brand: la persona di cui ci fidiamo, l’amica/o, la direttrice o il direttore della nostra banca. 

Una responsabilità importante verso la quale le Aziende e i dipendenti devono prepararsi. Per le persone che lavorano nelle Aziende, essere il Personal Branding della propria organizzazione significa essere veri e propri influencer. Significa mettere in luce chi c’è dietro un logo o un nome aziendale; significa rendere l’organizzazione veramente Appeal. Le persone garantiscono per l’Azienda.

Fondamentale per le Aziende è smettere di parlare di lavoro e iniziare a parlare di Umano e di Nuovi modelli di lavoro e di organizzazione, per trasformare le sfide in opportunità di Digitalizzazione, Umanizzazione, Sostenibilità e Produttività.

Umanizzare significa lavoro partecipato, lavoro intelligente e flessibile, lavoro competente e di metodo. Caratteristiche attrattive per le nuove generazioni. Cambiano i bisogni di ricerca del posto dove vivere e lavorare. Se le Aziende vogliono emergere devono dare voce alle persone che vi lavorano e che sono rappresentative della propria Aziendalità. Un’impresa è di successo e Credibile in questo tempo perché:

  • lo dicono i dipendenti, i clienti e la collettività
  • per il benessere prodotto nel totale rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.

Umanizzare significa preparare capi affidabili più che eccellenti. Significa restituire ai capi attributi operativi che riguardano la sfera dell’humus: competenza, semplicità, sensibilità, equità, relazione, empatia, compassione, condivisione, inclusione, resilienza, sostenibilità, metodo.

Umanizzare significa lavorare per stemperare la fredda logica dei numeri e la ferrea razionalità dei processi di controllo. Lavorare con il rispetto, l’ascolto, la relazione, il supporto, la comunicazione chiara e puntuale, gli atteggiamenti coerenti, le valutazioni imparziali, la  crescita personale e professionale. L’obiettivo economico diviene uno strumento di gestione, un mezzo e non un fine. L’Azienda deve definire sia dove voglia andare e quali obiettivi voglia raggiungere ma, soprattutto, capire come fare per arrivarci. Quali strade e quali rischi seguire, e in compagnia di chi. 

L’Umanizzazione richiede meno numeri e più idee. Meno statistiche e più esperienze di prima mano. Più rispetto e più valorizzazione. Solo questo porterà ad una partecipazione potente, consapevole e visibile. Si recupereranno così le guide infallibili della passione, del coraggio e della serenità, che rappresentano le fondamenta per una Impresa Umanistica; come la definisce l’Imprenditore Brunello Cucinelli.

Il concetto chiave diviene la Eco Leadership. Una modalità manageriale focalizzata sull’impatto che i capi hanno nel loro ambiente di lavoro; non solo in termini relazionali e comunicativi, ma anche a livello di attenzioni ergonomiche, di sicurezza e di prospettive di benessere dei lavoratori. 

Un Capo user friendly, come lo definisce la Generazione Z. 

Un Capo che opera all’interno di un’organizzazione piatta e non appiattita; snella, ma non anoressica! 

Un Capo che venga ricordato come una persona di valore, prima ancora che come un manager di un’Azienda famosa. 

Un Capo caratterizzato da semplicità, onestà intellettuale, metodo, sobrietà e temperanza.

Due le competenze fondamentali: 

  • Capacità di Rimodellare costantemente se stessi e l’organizzazione, in funzione di evoluzioni personali e di scenario. 
  • Capacità di Governo della complessità e delle crisi; ossia saper prendere decisioni orientate a costruire benessere e mantenere attenzione ai valori umani.

Umanizzarsi per prendersi cura di se stessi e di quella degli altri. Sia nelle vite personali che nei luoghi di lavoro. Il salto mentale da compiere è notevole ma è la vera ed unica strada da intraprendere.